1. |
Zona rumore
03:05
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Zona rumore nella mente tua
che cerca solo un fiore lì nel fango.
Palude la tua vita di strane forme strane
fantasmi di un passato senza età.
Tu guardi nello specchio
all’angolo di un sogno
che nei tuoi occhi
strano
è morto già.
Sei solo in casa solo
fuori la tua finestra
stasera il buio
nero vestirà.
Ma il vento di cristallo
carezza sì due guance
ma sangue, solo sangue
scorrerà.
Zona rumore nella mente mia
che tanto ancora spera mentre piango.
Intanto spunta l’alba di un pallido mattino
che di ricordi ha invaso la città.
(2001)
Quando tutto sembra crollarti addosso è difficile fermare l’ansia che ti confonde la mente quasi a farla impazzire. Bisogna far tesoro di certi sguardi che ti chiedono aiuto: perché sono gli sguardi di noi tutti!
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2. |
Sei tu
03:09
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Spazio alterato
dipinge l’universo di cristallo
che specchia la tua immagine nel vento.
Fredde mani solcano il buio
che emana dal tuo sguardo
mentre piangi ricordi di silenzio.
Sei tu
dolce veleno
l’ombra di luce
che oscura il giorno
e fa fuggire via
la strada.
Tempo indietro nasconde
l’isola del niente
e apre i suoi cancelli al desiderio.
Fiori e pensieri gelano le note
nella notte stanca
che muove le sue ali verso un cielo nero.
Sei tu
mia dolce fata
il bel vampiro
che triste sogna
la sua landa
neve e ghiaccio.
Sei tu
dolce sussurro
di tempesta
che uccide il Tempo
e volge la sua mano
verso l’eternità.
(2001)
L’amore. L’amicizia. Germogli da conservare con cura se si vuole riuscire a piantarli nel mondo che prima o poi tornerà a parlare la lingua universale della natura. A chi non piacerebbe esserci quel giorno?
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3. |
Aspettando l'alba
02:17
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Vento i tuoi occhi
bruciano al mattino
la rossa sabbia
stretta nel cuore
di un bambino.
Notte Demonio
rimane il volo
di un pianto triste:
lontano il cielo
che è rimasto solo.
Scivola il fango
scivola via
il dolce suono
dell’illusione mia...
Inchiostro nero
è la mia fata
cibo è il ricordo
di un’anima dannata...
La strada buia
mai stata così bella
aspetta il sangue:
il prezzo già scontato
solo per te fanciulla.
L’alba è di questa vita
il nero mantello:
l’incubo peggiore
che ti entra nel cervello!
(2002)
No. Nessun testo satanico. Il demonio è questo buio che ci portiamo dentro: la paura dannata di non rivedere più sorgere il sole! Siamo persone. Chi di voi, almeno una volta, non è rimasto sveglio una notte, aspettando l’alba, per paura di non esserci più il giorno dopo?
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4. |
I giorni dell'ira
03:32
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Ho visto le foglie
malate cadere
grondare di sangue
a terra marcire.
Ho visto la morte
di bianco vestita
sposarsi con l’uomo
d’amore rapita.
Ho visto veleno
confondersi al mare
cibare di nero
e sirene annegare.
Ho visto la vita
farsi da parte
solo qualche volta
tentare la sorte.
Nessuna pietà.
Nessun pentimento.
Solo falsità
e attorno il cemento.
Poi ho visto il cielo
bruciar di vergogna
guardare la Terra
ridotta una fogna.
L’ira ho aspettato
del gran viaggiatore
sognando lo dico
un gran distruttore...
Nessuna pietà.
Nessun pentimento.
Solo falsità
e attorno il cemento.
(9 luglio 2002)
Viviamo, ormai, in un mondo in decomposizione. Milioni di persone sono felici di galleggiare su un oceano d’immondizia con le loro isole di cemento armato. Noi no. Se esiste un Dio speriamo sia il condottiero che liberi la Terra dalle pulci umane.
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5. |
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Comincia stasera
la favola nera:
senti la canto
com’eco al tuo pianto!
Sussurra la notte
tra finestre rotte
la magica voce
di chi non ha pace
e aspetta che vada
incontro la strada
al dolce tormento
del nero silenzio...
Soffia assai piano
il vento lontano
mentre la morte
grida assai forte
e avvolge la gente
col suo grosso niente
squarciando il dipinto
del rosso tramonto...
Finisce la sera
sul viso di cera
che mostra l’incanto
del bianco suo manto!
(23 maggio 2002)
Chi è questo bimbo? Ce ne sono tanti. L’entusiasmo, la gioia, la voglia di sorridere, la spensieratezza, sono tutti bimbi morti, uccisi dallo squallore del tran-tran, che, giorno dopo giorno, ci spinge tra le braccia della morte.
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6. |
Paura
02:35
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Cielo scuro
piange lacrime d’argento
su la testa
il tuo sguardo è contro al vento.
Tristi sono ora i ricordi
alte le onde sugli scogli
per guardare oltre te stesso
per guardarti dentro adesso.
Paura apre le sue ali
e vola via dalla città:
angoscia che trafigge
è il solo prezzo della libertà.
Nera è ancora l’alba
di un sogno ormai spezzato,
ma nello specchio ancora guardi
un gioco mai giocato.
Il gioco di un bambino
che è rimasto solo
a guardare il muro alto
da cui spiccare il volo.
Ma in fondo poi la gabbia
è ancora bella grossa
come l’enorme rabbia
che le tue guance arrossa.
Paura apre le sue ali
e vola via dalla città:
lasciando lì il bambino
nelle mani del destino.
(2000)
Quando si comincia a crescere? Quando da piccoli si scopre che un brutto giorno non ci saremo più. Bisogna, però, continuare sempre a coltivare il bambino che c’è in noi, per non rischiare di morire prima del tempo.
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7. |
Specchio nero
04:10
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Sento stasera sento
il canto della luna
che danza pei viali
di questa triste scena:
sento spirare il vento
della malinconia
che la tua vita uccide
e se ne scappa via...
Nero è lo specchio nero
un quadro mai dipinto
che nei tuoi occhi neri
riflettono l’argento.
Passa su tutto l’ombra
del tempo che è volato,
che ci riporta sempre
fantasmi del passato:
forte è il silenzio invece
di questa stanza vuota
che dei sorrisi porta
solo l’eco stonata...
Nero è lo specchio nero
il mare che ruggisce
tra le onde tue fanciulla
il sogno mio finisce.
(2001)
Quando si rinchiude un sogno nella prigione della realtà, accantonandolo in un angolo buio e polveroso, è come dare un calcio ad uno specchio perché si è scontenti della propria immagine. Ma, una volta rotto lo specchio, poi, come faremo a ricordarci del nostro volto?
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8. |
Corri uomo
02:26
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Corri uomo corri
a raggiungere i tuoi sogni
corri uomo corri
a sconfiggere le tue paure
corri uomo corri
lì sul marciapiede
una foglia morta che
il vento sta portando via.
Un angolo di strada
la tua città
un labirinto dove uscita
non ci sarà
e tu corri uomo corri
e non si sa
un angolo di strada, sì,
la tua città.
Corri uomo corri
a raggiungere i tuoi sogni
corri uomo corri
a sconfiggere le tue paure
corri uomo corri
lì all’ultimo piano
un ascensore chiuso che
sta ritornando giù.
La luce ora ti acceca
e gli occhi hai chiuso già
prova a riaprirli adesso
vedrai ti salverà
un angolo di strada, sì, la tua città
dove tu corri uomo e la
pioggia cadrà.
(1998)
Correre e lottare per le proprie idee è giusto. Scivolare e cadere sui percorsi tortuosi dipinti dalla vita sotto i nostri piedi è così facile. Bisogna rialzarsi e continuare. A volte, però, è così difficile.
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9. |
Ghost mind
03:52
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With all my bloody tears
I was listening silent fears
the sound of no remorse
like a galloping horse…
Black shadows on your back
an axe that cuts your neck
illusions can’t be true
when I am killing you…
Dreams flow away
from your body.
Death is the only pray
for somebody!
Now with this knife in my hand
I don’t know what do you pretend
my mind is just like a ghost
with no chains, with no soul, and no rest…
Lost eyes in a mirror
of a land without hope called terror.
It’s the last chance for you to escape
not for me: for me now it’s too late…
(3 settembre 2002)
Siamo pronti, sempre, a giudicare il prossimo per questa cosa, o per quell’altra, bella o brutta che sia. Quando il nostro Mr. Hyde prenderà il sopravvento e verremo giudicati: come reagiremo?
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10. |
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Sognando i tuoi baci
ho atteso la notte
guardando il tramonto
sfiorarti le labbra...
Negli occhi ti danza
sfuggente la luce
di amante perduta
e lontano serpente...
Calde le tue mani
che sfiorano l’aria
per darle il profumo
che solo tu emani...
Nero fiore ti colgo
bagnando col sangue
le tue grosse spine:
carezzo i tuoi petali
screziati dal rosso
che pompa il mio cuore!
Poi piano svanisci
fantasma felino
dal tocco di ghiaccio:
ma ancora ti aspetto
riempiendo il silenzio
con l’eco dolce delle lacrime!
(13 luglio 2002)
L’amante ideale che tutti sogniamo: esiste davvero? O rischia di essere solamente il fantasma delle nostre fantasie e dei nostri desideri? Il volto della notte, coi suoi occhi neri, affascina da sempre poeti e cantastorie: ma tu chi sei, fanciulla?
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11. |
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Nella giungla di cemento
i grattacieli si rincorrono
e lì dove il buio la fa da padrone,
ecco un altro giorno, un giorno come ieri,
ecco un altro giorno, come ieri.
Un albero che muore
è il fantasma di un passato
che rivive dentro, dentro:
e ognuno di noi sa cosa vuol dire
affacciarsi alla finestra e accorgersi di piangere...
Lacrime nel vento
e domani sarà uguale
lacrime nel vento.
Se sta piovendo dentro noi
è inutile aspettare il mattino
per ricominciare...
Son stati recisi gli ultimi fili d’erba
e l’ultimo fiume è stato avvelenato,
tutte quelle scorie han consumato l’aria
e tu stai cadendo giù, nel baratro profondo:
nel baratro profondo che si chiama morte
cerchi disperato qualcosa a cui far presa,
ma non c’è più nulla è tutto liscio come specchi
gli stessi che riflettono l’immagine del tuo fantasma...
Apri gli occhi e l’incubo sparisce, ti alzi, e vai alla finestra:
lacrime nel vento
che è sempre lo stesso
lacrime nel vento...
Lacrime nel vento
che è sempre lo stesso
e tutto resta uguale...
(1990)
Quando ci accorgeremo che il denaro non si può mangiare, non si può bere, non si può respirare: riusciremo a fermare le lacrime disperse dal vento? Non credo. L’uomo non si rende conto che, giorno dopo giorno, si avvelena sempre di più.
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12. |
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Germogli di tristezza
diventano piante
rampicanti,
irrigate dal pianto che porta via ogni giorno
i tuoi sorrisi.
Amari sorrisi
su volti che piangono
la rabbia, il dolore, l’angoscia,
del disgusto provato
nell’assistere a stupide, a stupide farse.
Nel cuore, gonfio di dolore
entra l’odio che si fa spazio e cresce:
amore, pace, fratellanza,
antichi valori perduti nel tempo,
denaro, ipocrisia, sangue,
i valori acquistati...
Realtà assassina
e diventi cattivo
per chi lo è sempre stato,
ma questo non importa, ma questo non importa:
solo tua è la colpa
e solo tu pagherai, e solo tu pagherai!
Amari sorrisi
su volti stanchi,
intenti a cercare qualcosa:
intenti a cercare, cercare qualcosa
che non esiste più...
Mai più, mai più, mai più.
Amari sorrisi:
mai più!
(1990)
Il sorriso amaro è l’ultima speranza che naufraga nel mare della disperazione. È la realtà che viviamo giorno per giorno che brucia i nostri sentimenti e rende aridi i nostri cuori. La colpa di tutto è la cattiveria che da sempre infesta il mondo.
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